Prima di tutto, ringraziamo DPVR per averci dato la possibilità di provare il DPVR E4 per poter condividere con voi le nostre idee, pareri e problemi in questa era crescente della realtà virtuale. In questo post parleremo della nostra esperienza e come ci siamo trovati con DPVR E4 nel bene e nel male.
*Ho fatto la comparazione con l’esperienza VR avuta sull Meta Quest 2 e con il Rift S.
Cosa si trova nella scatola
- Casco DPVR E4
- Cavo displayport e usb proprietario da 5M
- Alimentatore per il casco (attraverso il cavo) con attacco universale
- 2 controller
- Manuale di istruzioni multilingua
Aspetto del DPVR E4:
Il casco: un mini Quest 2 che si mostra come un rift
DPVR E4 è esattamente quello che avrei immaginato se il Rift 2 sarebbe stato rilasciato. Ha un corpo simile al Quest 2 con l’elite strap attaccato anche se molto più snello e piccolo, la plastica bianca è morbida al tatto e sembra essere resistente, la forma è più rettangolare e ha una plastica frontale che ritaglia il casco dai lati con un effetto cromatico quando esposto alla luce. Inoltre ha una piccola striscia led frontale che cambia colore e si può programmare nell’applicazione fornita da DPVR. Potrebbe essere considerato il gemello del pico 4 come aspetto.
Il cavo
Il cavo è bello robusto ed è abbastanza lungo per una stanza piccola, nelle estremità ci sono dei piccoli rettangoli dove nella parte verso il computer si attacca l’alimentazione del casco (con una presa separata) e il display port che va direttamente attaccata nella scheda video, mentre nella parte del casco si alloggia un cavo mini display port ben saldato con 2 viti e un buco per il jack nel caso si volesse utilizzare le proprie cuffie.
I controller
Sono molto simili a quelli del Pico 4, sono molto più piccole del Quest 2, sono fatte di plastica di color bianco con un materiale di qualità inferiore rispetto a quella trovata sul casco. È una plastica che se stretta troppo forte flette e da l’impressione che si potrebbe rompere sotto le proprie mani. Ciascun controller ha una batteria AA e sembra durare come sul quest.


Parte tecnica:
Schermo
Lo schermo è uguale a quello del Quest 2, quindi una risoluzione complessiva 4k e 120hz di refresh rate sin da subito. C’è da dire, quando viene usato a potenza massima, questo schermo è veramente ottimo e detagliato, anche se non si avvicina alla qualità di un oled o mini-led è comunque un spettacolo da guardare.
Il fov è più grande, questo perchè le lenti sono più grandi, purtroppo sono fisse e usano la tecnologia Fresnel che è ormai datata e in combinazione con la distanza interpupillare tra le lenti fissa purtroppo lo rende inusabile per me 🙁 . Spiegherò tutto nella sezione Problemi.
Audio
Avrei pensato che non esistessero casse più low quality delle quest 2, purtroppo le ho trovate. Le casse integrate del DPVR E4 sono veramente di bassa qualità, potrei paragonarle a quelle casse che in passato venivano regalate in qualche Happy Meal, oppure a una comunicazione radio attraverso un walkie talkie.
Mancano completamente di bassi e gli alti provocano una distorsione molto notevole. Riprovando quelle del Quest 2 ma anche del Rift S, sono molto superiori rispetto a quelle del E4. Purtroppo per godersi bene l’audio dei giochi, serve per forza connettere le proprie cuffie. Quelle che arrivano con il prodotto sono buone solo per parlare con le persone e basta.
Sofware
Il software del DPVR E4 si chiama DPVR Assistant 4 ed è in continua evoluzione, inizialmente la grafica era più semplice e diretta, mentre ora ci sono tante animazioni e tante possibilità di customizzare il tutto, il software è migliorato ed crasha di meno, anche se obbliga il miei schermi in modalità HDR anche se non suportati, quindi si scuriscono li schermi anche se il VR non è in uso, obbligandomi di chiudere sempre la loro app.
È semplice da installare, è praticamente un plug and play e basta semplicemente seguire le istruzioni sullo schermo. Direi che questo è un punto forte rispetto ad altri caschi PCVR dove si devono decisamente fare più passaggi per essere pronto.
Vantaggi e problemi
Direi che un vantaggio molto grande è il fatto di essere collegato direttamente al PC. Il computer renderizza e manda direttamente al casco le immagini del gioco, senza dover fare passaggi in più, questo comporta immagini di alta qualità e latency molto bassa. Cosa che per i caschi VR wireless è un problema molto comune, e richiedono attrezzatura e impostazioni in più. È compatibile con quasi tutti i giochi su steam quindi non si ha il problema del contenuto.
Essendo ancora un casco in continuo sviluppo, nel momento attuale della scrittura di questo post, ho riscontrato un bel po di problemi che con il tempo potrebbero non esistere più. Purtroppo il fatto delle lenti che non si possono muovere, avendo gli occhi più vicini della media, questo fa si che su un occhio vedo perfettamente mentre l’altro vedo sfuocato e tutto curvato, quindi non sono riuscito a godermi per bene l’esperienza. Ha aiutato un pochino la correzione digitale della distanza interpupillare, ma non del tutto.
A differenza mia, la mia ragazza invece si trova molto bene e non ha riscontrato questo problema, quindi consiglio prima di controllare che ci si ritrova nella fascia giusta di distanza interpupillare per goderselo al meglio. Anche perchè le lenti sono veramente grandi, quindi un punto in più per questo.
Il tracking dei controller ma anche del casco è abbastanza scarso, ho avuto sempre problemi con la perdita di tracking o dei controller o il casco che mi diceva di scanerizzare i miei dintorni per capire dove si trovava. Ho provato luminosità diverse nella stanza, ma sembra essere qualcosa legato al software.
Quando tolgo o alzo dalla faccia un attimo il casco, nel momento in cui lo rimetto, l’orizonde risulta leggermente inclinato e non più dritto, quindi nel mondo VR sembra di essere in continua pendenza e crea un sentimento forte di nausea.
Un altro punto da migliorare è il passtrought che dopo l’ultimo aggiornamento è diventato molto scuro e la percezione 3D è errata (sembra tutto troppo vicino e piccolo).
Il ventilatore interno che serve per raffreddare lo schermo fa troppo rumore e la vibrazione si sente anche nei momenti frenetici di gioco.
Sicuramente per il PCVR il casco è molto meglio rispetto al Rift S (che non viene nemmeno più aggiornato) ma anche a tanti caschi Wireless, perchè non si deve per forza avere un router dedicato (per la modalità wireless) ma anche le prestazioni in più che deve dare il pc per trasformarli in un media accettabile e mandarli al casco che sia cavo o wireless per poi essere di nuovo processate da essi.
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Conclusione
Se sei un appasionato di PCVR e stai cercando di risparmiare oppure vuoi un casco che lo butti in testa e funziona, allora DPVR E4 potrebbe essere la tua soluzione. Come prezzo non è male per niente e sicuramente in futuro, il software migliorerà e offrirà più stabilità. Ci sono tante cose che non ne ho parlato, però farò uscire un video su youtube con test e migliorie che si possono fare per migliorare la vostra esperienza. Se volete approfondire in dettaglio tutti gli aspetti tecnici del casco, potete vederli in questo video di Virtually Real. Se volete dare un occhiata a cosa offre DPVR potete vederlo sul loro sito. Visita in oltre anche altre recensioni tech che abbiamo fatto.
*Prodotto ricevuto in collaborazione con DPVR E4 per recensire il prodotto