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Recensione L’ultima Gru di Carta di Kerry Drewery


L’Ultima Gru di Carta è un toccante romanzo che esplora le drammatiche conseguenze di una guerra e di un bombardamento atomico su Hiroshima. Questa commovente storia è narrata dalla prospettiva di Ichiro, un anziano uomo che, dopo aver perso la sua amata, si ritrova a lottare con un profondo senso di solitudine e colpa che risale al fatale 6 agosto 1945, una data che mai potrà dimenticare.

L'ultima gru di carta
L’ultima gru di carta di Kerry Drewery

L’ultima gru di carta di Kerry Drewery

  • Titolo: L’ultima gru di carta
  • Autore: Kerry Drewery
  • Genere: storico
  • Casa editrice: Rizzoli
  • Data di Pubblicazione: 28 luglio 2020
  • Formato: cartaceo, digitale
  • Pagine: 288
  • Link di acquisto: Qui

Hibakusha è un termine giapponese che definisce i sopravvissuti al terribile bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki. Questa parola, composta da tre ideogrammi che significano “ricevere/subire”, “esplosione” e “persona”, cattura perfettamente la sofferenza inflitta a coloro che sono stati colpiti dalla bomba atomica.

Noi siamo storie. Io,mia madre, la nonna.
I miei amici. Anche tu, nonno Ichiro.
Soprattutto Tu.
Credevo che le storie, come le vite, fossero linee rette.
Sbagliavo.

“L’Ultima Gru di Carta” è un romanzo che si basa su una vasta ricerca dell’autrice sulle vicende e sulle conseguenze che il popolo giapponese ha dovuto affrontare a causa dell’esperimento nucleare condotto dagli Stati Uniti. Questo tragico evento ha portato distruzione e morte, lasciando cicatrici indelebili nella comunità ancora avvertibili oggi.

Ichiro ci accompagna attraverso il suo racconto, dalle giornate spensierate fino a quel fatidico giorno. Le emozioni che emergono sono devastanti: panico, dolore, vuoto, distruzione e morte. Una città che un tempo pulsava di vita ora è ridotta a una desolata landa deserta. Hiroshima non è più la stessa, gli edifici moderni e storici sono stati spazzati via, così come gran parte della sua popolazione.

Molti sopravvissuti hanno affrontato conseguenze terribili, mentre altri hanno lottato per sopravvivere a malapena. Il linguaggio utilizzato nel romanzo è semplice ma riesce a far immaginare al lettore l’orrore e la disperazione di quegli orribili giorni, portando chi lo legge a riflettere sul drastico cambiamento che l’umanità può subire in tempo di guerra e conquista territoriale. La storia è divisa in tre parti, e le illustrazioni di Natsko Seki che accompagnano il racconto aggiungono un’atmosfera cupa e scioccante, dando un profondo significato alle parole scritte. Guardare quelle immagini suscita ancora oggi terrore, inquietudine e devastazione.

Ci forgia il tempo.
L’esperienza ci dà forma.
Come scogli nel mare.

I personaggi del romanzo sono incredibilmente forti e coraggiosi, come Ichiro stesso, che a soli diciotto anni si lancia in una ricerca disperata per ritrovare la piccola sorellina del suo migliore amico tra le rovine di Hiroshima. La combinazione di prosa e poesia rende questo romanzo straordinario. Raccontare un evento così tragico attraverso le parole non è mai facile, ma alla fine della lettura, “L’Ultima Gru di Carta” lascia un vuoto nel cuore dei lettori, un vuoto che si riempie di lacrime e poi di tristezza e rabbia nei confronti di un’umanità che sembra ancora non imparare dalla storia e non pensare alle terribili conseguenze delle guerre, soprattutto per le donne, i bambini e gli anziani.

L'ultima gru di carta

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