In questa intervista abbiamo il piacere di parlare con Rosa Lavinia Prestagiacomo, autrice di Viaggio all’interno della Calabria medievale. Storie di lavoro e di uomini di Rosa Lavinia Prestagiacomo.
Intervista all’autrice Rosa Lavinia Prestagiacomo
Può raccontarci qualcosa di sé e della sua carriera di autrice?
Sono nata nel novembre del 1996, nella punta dello stivale, in Calabria, una regione ricca di storia, cultura e spiritualità. Il mio interesse per la storia delle civiltà passate si è sviluppato nel corso degli anni, portandomi a iscrivermi alla facoltà di Storia e Filosofia presso l’Università della Calabria. Nel 2020, ho ottenuto la Laurea Magistrale in Scienze Storiche.
Attualmente, svolgo l’attività di docente di Lettere e Storia, continuando a coltivare i miei interessi a livello storico, artistico e religioso attraverso la stesura di articoli. Durante la pandemia, ho trovato l’ispirazione per un progetto più ampio: la scrittura di un libro che racconti la storia della mia terra. In quel periodo, tutti ci siamo ritrovati intrappolati in una realtà apparentemente sospesa, e ho deciso di approfondire le mie ricerche utilizzando fonti precedentemente utilizzate per la mia tesi di laurea. Ho iniziato a riflettere su cosa potesse emergere da una realtà lontana dai giorni nostri, dando vita all’idea di narrare la storia della mia terra in un contesto più ampio.
Qual è il tema che affronta nella sua opera?
Nella mia opera “Viaggio all’interno della Calabria medievale. Storia di lavoro e di uomini”, partendo, come menzionato precedentemente, da una prospettiva distante dai nostri giorni, ho cercato di riflettere su ciò che avviene “dietro le quinte della storia”. Spesso siamo abituati a concentrarci solo sui grandi avvenimenti, trascurando gli aspetti più vividi della società del passato. Ho immaginato di intraprendere un viaggio attraverso una Calabria notevolmente diversa da quella che conosciamo oggi, esplorandola in un contesto temporale legato alla società medievale.
Mi sono soffermata sulle persone dell’epoca, sulle loro attività quotidiane e sulla gestione del potere. Nel mio approfondimento, ho cercato anche di riflettere sull’idea di “progresso” e su cosa intendesse l’uomo del tempo per questo concetto. Questo viaggio immaginario mi ha permesso di gettare uno sguardo più approfondito su dettagli spesso trascurati, arricchendo così la comprensione della storia di questa affascinante regione.
Qual è il processo di scrittura che segue?
La prima fase cruciale nel processo di scrittura, specialmente quando ci si dedica alla redazione di saggi storici, è la confutazione delle fonti da utilizzare. In seguito, procedo con la selezione degli argomenti da integrare nel discorso, seguendo la linea che mi sono prefissata. È importante sottolineare che, durante la stesura di questo libro, ho spesso sperimentato la necessità di rivalutare le fasi del processo di scrittura.
Quali sono le difficoltà che incontra nel suo lavoro?
Quando si affronta il tema della storia, la sfida rimane costante. Trovare individui che apprezzino il ruolo che la storia gioca nella società e, contemporaneamente, mantenere viva la curiosità di coloro che hanno sempre amato questa disciplina può risultare impegnativo. Mi rendo conto, forse anche a causa della mia professione quotidiana, che amare la storia è oggi un po’ sottovalutato nella nostra società. La maggior parte delle persone sembra orientarsi verso l’acquisto di romanzi o generi che rendano la lettura un’esperienza meno impegnativa.
Quali sono i consigli che darebbe a chi vuole intraprendere la carriera di scrittore?
Il consiglio che mi sento di dare a chi desidera intraprendere la carriera di scrittore è di non sottovalutarsi mai e di non concentrarsi esclusivamente sul successo che l’opera potrebbe ottenere. La scrittura, al di là del risultato finale in termini di successo pubblico, rappresenta comunque qualcosa destinato a perdurare nella storia. Prima o poi, arriverà qualcuno che saprà apprezzare e valorizzare il tuo lavoro. La perseveranza e la dedizione alla propria voce creativa sono fondamentali, indipendentemente dalle reazioni immediate, poiché ogni contributo alla letteratura ha il potenziale di influenzare e ispirare nel corso del tempo.
Quali sono i suoi progetti futuri?
Quanto ai miei progetti futuri, non ho ancora delineato con precisione le mie idee, ma desidero persistere nella scrittura di libri di questo genere, poiché persino un solo lettore può fare la differenza.
Quali sono i suoi autori preferiti?
Non ho un autore preferito; leggo molto e solitamente scelgo i libri in base alla trama, senza focalizzarmi particolarmente sull’autore. Mi appassionano soprattutto i generi storici e filosofici, ma non disdegno neanche i romanzi. Nella mia libreria troverai opere di autori come Aldo Cazzullo, Alberto Angela, Alessandro Barbero, Friedrich Nietzsche, Alessandro D’avenia, Claudia Venuti e Massimo Bisotti.
Qual è il libro che ha letto più di recente?
Ho letto di recente il libro di Massimo Recalcati, “La notte del Getsemani”.
Qual è il suo messaggio per i lettori?
Ai miei lettori, e a tutti gli appassionati di lettura in generale, consiglio di non giudicare mai un libro dalla copertina. Spesso, sono proprio le parole scritte all’interno a offrire risposte inaspettate.
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